Il lavoro del quinto anno avrà una discreta prevalenza della pratica rispetto alla teoria in modo da incrementare il bagaglio delle esperienze di ciascuno studente, senza tuttavia tralasciare le indispensabili nozioni di tipo teorico, in vista anche dell’Esame di Stato. Le prioritarie finalità in questo anno saranno, oltre alla sana abitudine alla pratica sportiva anche l’ approccio a nuove attività per stimolare l’ampliamento della cultura sportiva e per poter trasferire le conoscenze già acquisite ad altre discipline sportive. Il lavoro sarà sempre condizionato da orari, spazi e attrezzature disponibili ed anche dal numero effettivo degli alunni che compongono le diverse classi. Per quanto riguarda i metodi di insegnamento/apprendimento, si devono tenere in considerazione le indubbie differenze tra i sessi ed i differenti livelli prestativi raggiunti da ogni singolo studente: sia le esercitazioni che le verifiche terranno conto di tali differenze per giungere ad una valutazione globale dello studente. Durante l’anno si utilizzeranno prevalentemente le lezioni frontali, senza escludere la possibilità di usare le nuove tecnologie (filmati da internet, filmati e foto autoprodotti, ecc.); per quanto riguarda le lezioni teoriche invece sono previste lezioni con l’utilizzo di Power Point, e filmati didattici per rendere questi momenti più interattivi e coinvolgenti. La partecipazione ad iniziative esterne è subordinata alla relativa delibera del CDC: si prevede di attuare qualche uscita didattica per migliorare ed ampliare l’offerta formativa. Si specificano qui di seguito i criteri di valutazione caratteristici della materia adottati dal Dipartimento. Premettendo che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle “produzioni complesse”, per la quale risulta difficoltoso definire criteri oggettivi di valutazione, la valutazione globale sarà costituita da un insieme di fattori che si possono riassumere schematicamente in questo modo: -valutazione delle capacità prestative dello studente (in base all’età anagrafica) attraverso test motori ; -valutazione dell’impegno e della costanza nell’attività pratica; -valutazione della capacità di collaborazione con i compagni e con il docente durante il lavoro; -valutazione dei miglioramenti funzionali e tecnici conseguiti dallo studente durante il percorso educativo rispetto alla situazione di partenza. Il voto al termine del primo e del secondo periodo di scuola assume quindi una valenza di globalità di rendimento comprendente tutti questi diversi fattori. Le verifiche potranno essere strutturate sia su prove pratiche che su questionari scritti e prove orali, in modo da favorire la rilevazione del quadro più completo possibile delle competenze e conoscenze dello studente. Anche gli studenti esonerati dalla pratica (totalmente o parzialmente) in questo modo potranno esprimere le proprie competenze soprattutto teoriche, ma anche di arbitraggio e di collaborazione, e pertanto essere valutati anch’essi per le loro competenze e capacità. Per gli studenti con situazione di handicap dichiarato si prevede una programmazione personalizzata in cui verranno indicati gli obiettivi individualizzati in base alle loro potenzialità.