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Prima E - Scienze umane | 2022-2023

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LICEO STATALE “CARLO TENCA” ‐ MILANO
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2022-2023
Classe: 
Prima E
Indirizzo di studio: 
Liceo delle Scienze Umane (sez. economico sociale)
Materia: 
Scienze umane
Docente: 
Di Ciommo Anna
Compiti per tutta la classe

Leggere almeno uno tra i seguenti testi della collana “Farsi un’idea” de Il Mulino. Riflettere sulle tematiche trattate nel testo scelto e prepararsi a discuterne in classe al rientro dalle vacanze. Come aiuto alla scelta, per ciascun testo, si fornisce una breve descrizione e dettagli sugli autori, tratti dal sito della casa editrice Il Mulino https://www.mulino.it/:

  • LUIGI ANOLLI, Mentire, 2003, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 140)

Descrizione: Tutti lo fanno, anche gli animali. Dal cavallo di Troia alla mela di Eva, al naso di Pinocchio, la menzogna è sempre stata parte integrante della nostra vita sociale. Essa ci costringe a confrontarci con la verità e la fiducia, con la libertà e la credibilità nella relazione con l'altro e con noi stessi. Ma allora mentire è un fatto naturale? E perché lo facciamo? Dopo una panoramica sulle varie tipologie di menzogne - egoistiche o altruistiche, pianificate o estemporanee, ad alto o basso rischio - e dopo uno sguardo a quanto accade nel mondo animale, il libro esplora i modi con cui si fabbrica e si comunica la menzogna, ma anche quelli con cui la si smaschera e la si scopre.

  • LUIGI ANOLLI, L'ottimismo. Accresce l'energia, migliora la qualità della vita, 2005, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 152)

Descrizione: L'ottimismo è un atteggiamento mentale che può avere esiti positivi sulla vita sociale, sul lavoro, sulla salute. Il volume perlustra il territorio dell'ottimismo nei suoi vari aspetti: dalle possibili radici genetiche, agli effetti, alle forme devianti - come l'ottimismo irrealistico, quello finto, o quello idiota - sino alle sue manifestazioni in culture diverse dalla nostra. Infine, dopo alcuni test per "misurare" l'ottimismo, ci si chiede se e come sia possibile allenarsi a diventare ottimisti.

  • LUIGI ANOLLI, La vergogna, 2010, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 144)

Descrizione: Un'esperienza che tutti abbiamo provato: fondamento delle relazioni interpersonali, garanzia del limite, altresì l'emozione più penosa e bruciante, tossica e annichilente. Questo libro, giunto alla terza edizione, illustra che cos'è, come nasce, come si manifesta e come si sviluppa la vergogna; ne coglie le somiglianze e le specificità rispetto ad altre emozioni, come la colpa e l'imbarazzo, e ne ripercorre il ruolo in culture diverse. Ma la vergogna si può superare conoscendo a fondo se stessi. In questo può aiutarci il test Tosca che consente di valutare la nostra predisposizione alla vergogna e di innestare su tale consapevolezza efficaci strategie cognitive e affettive per farvi fronte.

Luigi Anolli (1945-2012) ha insegnato Psicologia della cultura e Psicologia della comunicazione nell'Università di Milano-Bicocca. Per il Mulino ha tra l'altro pubblicato "Psicologia della cultura" (2004), "Psicologia generale" (con P. Legrenzi, 2012) e, in questa stessa collana, "Mentire" (2003) e "La vergogna" (2000).

  • PAOLO LEGRENZI, La mente, 2016, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 144)

Descriziome: Uno dei più noti psicologi italiani ci guida in un viaggio dentro la mente, che presenta molte sorprese. Attraverso lo sguardo freddo e imparziale di un alieno, catapultato sulla Terra per fare un resoconto sullo stato del pianeta, capiamo perché abbiamo bisogno di un qualcosa chiamato mente per comprendere il comportamento degli uomini. E poiché la cognizione non esiste separata dalle emozioni, completa il quadro una digressione specifica sull’amore, il prodotto più ricco della vita mentale. Un viaggio affascinante che è anche una storia culturale della mente.

  • PAOLO LEGRENZI, Felicità, 2020, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 152)

Descrizione: Quali trappole mentali ci impediscono di essere felici? Per quali vie la mente ostacola o favorisce la ricerca della felicità? L’espansione del proprio io, la prospettiva temporale soggettiva, l’individuazione delle cause dei nostri successi e guai, l’illusione di poter controllare tutto quello che ci capita sono processi psichici alla base del nostro abituale modo di agire e di pensare. Capirli può aiutarci a non cadere in inganno, perché ciò che ci impedisce di essere felici è nella nostra mente, non nel mondo.

Paolo Legrenzi professore emerito di Psicologia nell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri recenti per il Mulino: «Regole e caso» (2017), «A tu per tu con le nostre paure» (2019) nonché, con C. Umiltà, «Una cosa alla volta» (2016) e «Molti inconsci per un cervello» (2018).

  • PATRIZIA TABOSSI, Il linguaggio, 1999, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 136)

Descrizione: Il linguaggio una delle facoltà più caratterizzanti dell'uomo. Tutti lo usano: poeti e scienziati, uomini d'affari e cantanti; il pensiero occidentale ne ha sempre riconosciuto la potenza e, talora, persino la forza magica. Ma come si acquisisce questa capacità? Quali sono i meccanismi che ci permettono di capire un discorso o di sostenere una conversazione? Questo libro mostra il funzionamento del linguaggio e i processi cognitivi che ne sono alla base, ripercorrendo le fasi dell'apprendimento, della comprensione, della parola e della lettura, fino a descrivere i disturbi che possono colpirlo. Ma, al di là delle malattie, alcune imperfezioni nell'uso possono diventare una risorsa: il linguaggio infatti non è solo strumento capace di definire con precisione oggetti e situazioni; la lingua concreta di chi parla può essere ambigua e allusiva, sfumata e vaga come talora la realtà umana.

Patrizia Tabossi insegna Psicolinguistica nell'Università di Trieste. Con il Mulino ha pubblicato "Intelligenza naturale e intelligenza artificiale. Introduzione alla scienza cognitiva" (1997).

  • ANNA M. LONGONI, La memoria, 2000, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 136)

Descrizione: Noi siamo ciò che ricordiamo e ciò che dimentichiamo.Chi non ha mai provato l'imbarazzo di incontrare per strada una persona che ci saluta cordialmente e di non riuscire a ricordare chi sia? Oppure l'irritazione di non trovare la macchina che siamo sicuri di avere parcheggiato proprio in quel posto? Moltissime cose dipendono dall'efficienza della nostra memoria ed è forse per questo che spesso ci chiediamo come essa funzioni e come possa essere migliorata. A questi interrogativi risponde il volume, sulla base dei più aggiornati studi di psicologia, proponendoci anche un'interessante sintesi dei casi più curiosi in cui la capacità di ricordare di alcune persone si discosta dalla media, sia perché limitata da particolari disturbi, sia perché esaltata da abilità eccezionali.

Anna M. Longoni insegna Psicologia dell'apprendimento e della memoria nell'Università "La Sapienza" di Roma.

  • AUGUSTO PALMONARI, Gli adolescenti, 2018, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 136)

Descrizione: Sfrontati e fragili, ostili e desiderosi di affetto, gli adolescenti rappresentano una sfida per gli adulti, ma soprattutto per loro stessi, alle prese come sono con la difficile costruzione del proprio io e del proprio ruolo sociale. Anche se alcuni drammatici fatti di cronaca sembrano insondabili è compito degli adulti capire. Ogni generalizzazione produce soltanto pregiudizi e la «miscela» dell’adolescenza, per non diventare esplosiva, richiede adulti coerenti nell’esempio e nella guida, capaci di attenzione e di rispetto.

  • ANNA RITA GRAZIANI, AUGUSTO PALMONARI, Adolescenti e morale, 2014, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 136)

Descrizione: Michela, 16 anni, studentessa diligente, un giorno è tentata dall’idea di copiare il compito di italiano, ingannando i genitori e l’insegnante. Riccardo ha appena preso la patente. Gli amici lo invitano a bere, ma lui è consapevole dei rischi che corre mettendosi alla guida dopo aver bevuto. Cosa fare? Sono due esempi di scelte che quotidianamente gli adolescenti affrontano, alle prese con bisogni e desideri personali da un lato, e principi e norme dall’altro. Come si sviluppa, in quella delicata fase, la capacità di pensare in termini morali? Qual è il ruolo della famiglia, della scuola, dei coetanei nel favorire o anche ostacolare, lo sviluppo morale degli adolescenti?

Anna Rita Graziani è ricercatore e insegna Psicologia sociale nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di sviluppo dell’identità sociale in adolescenza, di adolescenti e gruppi di coetanei, e di comunicazione politica. 

Augusto Palmonari, professore emerito di Psicologia sociale, ha insegnato nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna. Tra le sue numerose pubblicazioni con il Mulino, Psicologia dell’adolescenza (nuova ed. 2011) e Psicologia sociale (con N. Cavazza e M. Rubini, nuova ed. 2012).e in questa stessa collana «Gli adolescenti» (2001).

  • MARIA MICELI, L'autostima, 2016, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 136)

Descrizione: In modo esplicito o implicito, siamo continuamente sotto esame: rispetto al nostro giudizio o a quello degli altri, a canoni ideali o a un compito specifico. Per questo una corretta valutazione di sé è una componente essenziale del nostro benessere psicologico, oltre che una bussola per agire e raggiungere i nostri scopi. Cosa determina un’alta o una bassa autostima? È possibile avere successo e tuttavia avvertire un senso di insoddisfazione se non, addirittura, di disistima verso se stessi? O, al contrario, si può essere persone modeste, eppure sentirsi fiduciosi del proprio valore? Come l’autostima influenza il nostro benessere psicologico.

  • PAOLA DI BLASIO, ROBERTA VITALI, Sentirsi in colpa. Quando ti prende il rimorso e vorresti riparare, 2001, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 132)

Descrizione: Pur essendo un'emozione dolorosa, il senso di colpa fondamentale nell'apprendimento delle regole sociali e nell'acquisizione del senso di responsabilità. Ci si sente in colpa perché si capisce che il disagio e la sofferenza altrui dipendono dal nostro comportamento e, quindi, si prova il bisogno di riparare. In questo modo, la colpa ha una funzione adattiva e costruttiva nelle relazioni sociali. Ci sono tuttavia casi in cui esperienze traumatiche o carenze affettive danno origine a vere e proprie patologie della colpa, che impediscono alla persona di interagire adeguatamente con gli altri. Questo libro ci rivela i meccanismi che si nascondono dietro a questa emozione sociale, ci dice come nasce e come si manifesta, sia nelle situazioni più comuni sia nelle situazioni estreme, quelle in cui paradossalmente è la vittima a sentirsi in colpa, come nel caso degli abusi sessuali o dei sopravvissuti a una tragedia.

Paola di Blasio insegna Psicologia dello sviluppo nell'Università Cattolica di Milano. Fra le sue pubblicazioni: "Il giudizio morale nell'adolescenza: categorie e valori" (Angeli, 1985) e "Psicologia del bambino maltrattato" (Il Mulino, 2000). 

Roberta Vitali dottoranda in Psicologia dello sviluppo nell'Università Cattolica di Milano.

  • VALENTINA D'URSO, Arrabbiarsi, 2001, Il Mulino, Collana: Farsi un'idea, (pagg. 136)

Descrizione: Quando l'ira funesta, quando infuriarsi conviene. Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, gli strilli di un bambino, le sfuriate del capo, le bizze di una bisbetica: molte sono le immagini della rabbia. Ci si arrabbia per un'ingiustizia, per un fastidio senza motivo, per un ostacolo che si frappone alla realizzazione di un progetto al quale tenevamo. A seconda delle situazioni, delle persone, dei motivi, noi siamo più o meno disposti a giustificare noi stessi e gli altri per avere agito sotto l'impeto della rabbia. Ma arrabbiarsi serve? Perché da un lato abbiamo paura di questa emozione, ma dall'altro sentiamo che se non la manifestiamo finiremo per esplodere? Questo libro parte dalle immagini della rabbia presenti nella nostra cultura e nel linguaggio comune, per arrivare a mostrarci come alcune arrabbiature siano in grado di suscitare energie positive e possano essere molto importanti per il gioco sociale.

Valentina D'Urso insegna Psicologia generale nell'Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni "Esperimenti di psicologia" (con F. Giusberti, Zanichelli, 2000), "Introduzione alla psicologia delle emozioni" (con R. Trentin, Laterza, 1998) e "Le buone maniere" (Il Mulino, 1997).

Data immodificabilità contenuto: 
08/05/2024 - 21:30
Milano: 
17/06/2023 - 06:19
Di Ciommo Anna