L’istruzione domiciliare si propone di garantire il diritto/dovere all'apprendimento nonché di prevenire le difficoltà delle studentesse e degli studenti colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola.
Il nostro istituto sostiene la possibilità di attivare il progetto di istruzione domiciliare (ID) quando uno studente si ammala e si prevede resti assente da scuola per un periodo superiore ai 30 giorni (anche non continuativi) istitutendo l'accantonamento di appositi fondi per il pagamento delle ore aggiuntivie richieste, attraverso la contrattazione e dopo l'approvazione del Consiglio d'istituto.
La scuola può venire a conoscenza della situazione dalla famiglia dell’alunno malato o dalla scuola in ospedale in cui è o è stato ricoverato.
Cosa devono fare i docenti del CDC quando è necessario attivare un progetto di Istruzione Domiciliare?
Il coordinatore deve prendere contatti con la famiglia e conoscere la situazione dell’alunno malato; se l’alunno è ricoverato in un ospedale in cui è attiva una sezione di scuola in ospedale deve rivolgersi anche al docente referente.
Successivamente famiglia, Consiglio di Classe, e docente referente della scuola in ospedale redigono un piano didattico personalizzato (si propone il PPA, un Piano Personalizzato per l'Apprendimento) individuando le discipline che saranno oggetto di insegnamento (non devono essere necessariamente tutte quelle insegnate nell’anno scolastico), contenuti minimi, modalità di valutazione e metodologie didattiche (si possono anche prevedere collegamenti on line con la classe, se possibili) . In questi casi, considerati BES, le ore di assenza dell'alunno ricoverato non rientrano nel computo, durante lo scrutinio, per la non ammissione alla classe successiva.
Obiettivi:
Favorire il successo formativo
Destinatari:
Tutti gli studenti che ne hanno bisogno